... riparto da qui !

"Eccomi qua di nuovo..."
Spesso ho  iniziato i miei post in questo modo ritenendo quasi di dover giustificare la mia assenza da questo spazio virtuale, di qualche settimana o poco più; ma sta volta è diverso... è passato veramente tanto tempo e sento la vera esigenza di dover dare delle spiegazioni a voi lettori assidui o curiosi occasionali che inciampate nelle pagine (tanto per concretizzare!) di questo mio blog dove rifletto  su tutto ciò che è design ma più di ogni altra cosa cerco di trovare il cuore pulsante che anima il progetto... l'essenza.


E' per questo mio "pallino", di voler arrivare sempre al nucleo centrale e all'origine delle cose che mi sto facendo molte domande... ho inaugurato il nuovo anno non con l'analisi del colore Pantone (se per caso vi fosse sfuggito nel 2018 saremo circondati dall'Ultraviolet!), non con il commento alle tendenze dell'anno... ma con profonde riflessioni sul mio futuro, personale e da professionista; io che sono abituata a fare progetti e mi riesce pure abbastanza semplice mettere in fila le esigenze delle persone per realizzare un ambiente o un oggetto che fa la loro felicità... paradossalmente, non riesco a fare progetti per me stessa. Complice l'incertezza politica/economica, la crisi che ancora attanaglia il settore dell'edilizia e la difficoltà nel comunicare un "mestiere nuovo come il mio" (a quanto pare nel mio paese ancora è così!) ... fatto sta che ho trascorso i primi tre mesi dell'anno a riflettere, ad ascoltare le mie esigenze (si, sono diventata la cliente di me stessa!), a stilare la lista delle priorità e iniziare a ritagliare del tempo per me, perchè si, ogni tanto voglio rallentare senza sensi di colpa!
Quello che mi piace fare tantissimo e che soprattutto non mi fa sentire in colpa se sto seduta per mezz'ora sul divano (...che dicevo prima?!) , è leggere! Leggo sempre con una matita in mano, per essere pronta a sottolineare quella frase o parola che mi colpisce, che mi suscita un'emozione... i miei libri sono tutti sottolineati cosi non dimentico i passaggi importanti e posso ritrovarli con una rapida occhiata! Ora sto leggendo contemporaneamente Bruno Munari e Fabio Volo... strana coppia eh?! Invece sono ottimi insieme perchè riescono a darmi esattamente ciò di cui ho più bisogno in questo momento: riflessioni sul design l'uno e riflessioni sulla vita l'altro!  L'ultima frase che ho sottolineato stamattina, dal libro di Volo, A cosa servono i desideri, è questa:

"Come si fa a capire se nella vita avere grandi sogni è da presuntuosi o da coraggiosi? Come si fa a sapere se è giusto desiderare di più o se invece è più intelligente imparare ad apprezzare quello che si ha e goderne fino in fondo?"

Io ancora non sono riuscita a fare chiarezza... volendo applicare il metodo progettuale suggerito da Munari, dopo la prima fase di individuazione del problema con successiva scomposizione in sotto problemi, c'è la raccolta dei dati utile a capire come risolverlo il problema... ecco, direi che mi trovo nel pieno della ricerca! 

Metodo progettuale.

Sto raccogliendo tutti i dati necessari, tutte le informazioni utili a trovare la strada della mia felicità. Sarà sicuramente il progetto più impegnativo dell'anno e se pro-getto significa anche "gettare avanti", voglio vedere oltre, recuperare l'atteggiamento tipico del designer che sa innovare, sa trovare una nuova soluzione ad un nuovo problema e gettare in avanti una prima pietra per edificare le fondamenta del mio futuro. 

La mia personale idea di felicità :-)

Nel frattempo oltre a queste riflessioni, come dico io, sui massimi sistemi, mi sono approcciata alla conoscenza del Lagom (ahhh....questo ve lo racconto presto!) ed ho aperto gli occhi sul concetto di "radici".

Lagom, la strada per la felicità svedese.

Prometto... il prossimo post arriverà tra poco e tornerò a parlare di design come "designare" cioè "dare significato", "identificare". Dopotutto, ogni progetto è fatto di una storia da raccontare... ed io ne ho ancora tante!  

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