DESIGN & FELICITA', PARTE 1: Riflessioni pre e post Covid



Chi se lo sarebbe mai aspettato... nel 2020, dover fare i conti con le fragilità umane a causa di un virus subdolo e potente che ha ribaltato le abitudini, turbato gli equilibri e gettato tutto il mondo in uno stato tremendo fatto di incertezze e paure.
Fatto sta che tutti siamo stati costretti ad una reclusione forzata, unico mezzo per salvaguardare la nostra salute e quella di tutti. Abbiamo imparato a lavarci bene le mani, ad indossare una mascherina per uscire di casa, a muoverci solo se strettamente necessario, a video chiamarci, a fare gli aperitivi virtuali, a fare la pizza e il pane in casa, a conoscere i nostri vicini, a prendere un caffè sul balcone... ad apprezzare un messaggio con scritto semplicemente "come stai..."




Nuove routine, nuovi piccoli e semplici gesti quotidiani, superato un primo periodo di grande sconforto, ci hanno fatto apprezzare il piacere di questo nuovo tempo... come un regalo, una manna dal cielo, "tempo ritrovato" per dirla alla Boeri!

Tanto tempo a disposizione... ma il tempo passa e si dilata sempre di più; tanto da diventare noioso e faticoso da sopportare... ed ora, quasi a volerci mettere una benda sugli occhi, saremmo forse tutti disposti anche a rischiare qualcosa, piuttosto di riappropriarci delle nostre vite e riavere indietro la normalità!


La normalità che conoscevamo prima si è alterata... scomparsa, del tutto o in parte, tutti i paradigmi sono saltati ed ora ci troviamo di fronte all'impellente necessità di costruire nuovi modelli di "normalità"! Probabilmente eravamo tutti abituati per consuetudine a comportarci in un certo modo... ma non è detto che quel modo era l'unico e il migliore!


Sono due mesi che conviviamo con la pandemia da Coronavirus; Anche io ho subito le conseguenze di questo stop forzato...  lavori fermi ma non pensieri, idee e progetti per il futuro... sto PRO-GETTANDO nel senso più nobile del termine (Pro-gettare= gettare in avanti/guardare al futuro) cercando di ipotizzare gli scenari futuri del post-covid. 

Credo profondamente che un buon design può fare la felicità delle persone!

La sottolineo questa frase! E' il principale motivo per cui mi sono dedicata a questa professione: mi piace ascoltare i bisogni delle persone e tradurli in fatti e azioni che possano influire positivamente sulla vita di ciascuno creando situazioni di benessere!
Quindi, onorando lo scopo più nobile di questo mestiere, mi sono messa in ascolto...
In questo periodo ho fatto domande, chiesto interviste, parlato con tante persone... amici, parenti, conoscenti, colleghi, ....cercando di intercettare le mancanze, i bisogni, ... le necessità nascenti che la pandemia ha generato. 
Ho una lista di "mancanze" che voi non potete immaginare :-)
Manca il caffè al bar la mattina, manca la cene fuori del fine settimana, manca l'aperitivo con i colleghi, manca la birra con gli amici, ...tutti momenti di socialità legati al cibo! Fondamentalmente ci manca tanto stare insieme... e per gli italiani stare insieme spesso significa mangiare insieme! 
Il cibo è parte centrale di un'esperienza sociale!  


Cibo - ritualità - momenti sociali


Segno queste tre parole che aprono la via alle prossime riflessioni legate a cibo e design. Credo in questa coppia vincente, sono certa (...e molte interviste lo confermano) che riacquistare la normalità, per gran parte degli italiani, significa anche tornare a popolare bar e ristoranti ma attenzione... il virus è ancora tra noi e dobbiamo imparare a conviverci... non si sa per quanto tempo ancora... quindi è ovvio che non riprenderemo subito quella normalità che conoscevamo! 
Ma la voglia di uscire non ci mancherà e vorremo continuare a provare lo stesso piacere di prima nell'andare a cena fuori o a fare l'aperitivo!
Commercianti, chef, baristi e tutti i professionisti del settore non vedono l'ora di riaprire le proprie attività. Per tutti però sarà necessario attivare il meccanismo della resilienza ed accettare il cambiamento.

Sarà necessario:

  • Progettare nuovi format, nuove modalità di fruizione di cibo e locali
  • Attivare nuove ritualità
  • Organizzare un delivery di qualità
  • Riorganizzare gli spazi in conformità alle prossime direttive 
  • Salvaguardare contemporaneamente il piacere e la salute del consumatore nel luogo di ristorazione
  • Salvaguardare l'esperienza del cibo

Mi metto al servizio dei professionisti del settore e di tutti quelli che hanno bisogno di un progetto, completo e strutturato, per far ripartire la propria attività!

Io posso aiutarti, raccontami chi sei e quello che fai... formulerò un pacchetto di servizi cuciti su misura per te, per rispondere in pieno alle tue esigenze!


Un abbraccio, virtuale...
Anna






Commenti

  1. Una bellissima e accurata riflessione... grazie Anna! L'associazione tra Design e Felicità non è sempre scontata, ogni progettista dovrebbe sentirsi incaricato di questa missione, ed è bene che tu sia qui a ricordarcelo :-)

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  2. Grazie Elisabetta!...le tue parole sono sempre preziose! Design & felicità... una missione!

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