DESIGN & FELICITA', PARTE 2: cibo, convivialità, esperienza


Cibo, ritualità, momenti sociali ... ripartiamo da qui!
Quanto sarà bello tornare di nuovo al ristorante con gli amici! Mmm... bello? Inizio a farmi qualche domanda a riguardo; a pensarci bene non sarà proprio come prima... adottare il distanziamento sociale implica stare lontani, niente strette di mano, niente pacche sulle spalle... e soprattutto niente condivisioni a tavola. Tutta un'altra storia...
Tempo fa, quasi per caso, ho avuto modo di parlare con uno chef della mia zona e confrontarmi con lui sulle strategia per la ripartenza. Si naviga a vista anche in questo settore e in mancanze di linee guida ufficiali che tracciano la strada da seguire, è davvero difficile ipotizzare scenari futuri. La paura di tutti è che tra distanziamenti, pannelli, turni, disinfettati e mascherine, si perda quel piacere, unico e appagante, dell'andare a mangiare al ristorante.

La domanda fondamentale quindi, dopo che dall'alto saranno finalmente dettate le procedure di sicurezza, sarà:

come garantire un'esperienza del cibo altrettanto piacevole?


I professionisti del settore, tra un asporto e l'altro, riflettono su alcune possibilità; insieme a loro anche i progettisti... tra cui pure io.

Prima tra tutte il delivery.
Il settore del cibo consegnato a domicilio ha avuto un'impennata nel giro di poche settimane assolutamente imprevedibile. I tempi di quarantena e la voglia di mangiare il piatto del ristorante preferito, hanno fatto sì che molti si avvicinassero a questa modalità di acquisto e contribuissero ad alimentare il settore. Delivery si, ma di qualità. Anche gli chef stellati, per mantenere il contatto con i clienti, coccolarli e deliziarli, hanno ideato originali box gourmet che arrivano a casa, come un delizioso regalo da scartare con cura, preparare secondo le indicazioni, impiattare come da schema allegato e gustare finalmente con un calice del vino migliore recapitato a casa insieme al cibo. Tutto correlato da un packaging curato che mantiene lo stile e l'immagine del locale e che magari sia parte del set per l'impiattamento presente all'interno del box.

E poi postare la foto sui social, piccolo momento di celebrità, un grazie allo chef del cuore che ci ha fatto trascorrere una serata speciale e un grazie da parte del locale perchè "lo abbiamo scelto ancora una volta"... anche in questo tempo, nonostante tutto.

I post sui social, gli scambi di messaggi, i commenti, ...non possiamo più farne a meno. Una vita virtuale che si fluidifica in quella reale. Dobbiamo essere attivi e presenti! Per chi ha un'attività commerciale e di ristorazione, il dialogo su social network, è uno strumento indispensabile per far sentire la propria vicinanza al cliente.

Seconda possibilità: i dehors
Tutte le attività all'aria aperta saranno quelle più facilmente ripristinabili; permettono di mantenere le distanze, la giusta areazione è già garantita dal luogo aperto e l'esperienza può essere amplificata in relazione al luogo dove si svolge. Anche mangiare fuori, potrebbe rientrare tra queste attività, purchè ci siano amministrazioni sensibili all'iniziativa e normative adeguate a regolare l'attività. Piazze, giardini e parchi potrebbero diventare nuovi luoghi di socialità in relazione al cibo e nuovi modi per apprezzare e calpestare quegli spazi cittadini rimasti troppo spesso insignificanti ai nostri occhi.
Agriturismi, aziende agricole che fanno ricettività e cantine, data la loro collocazione naturale e gli ampi spazi a disposizione, potrebbero avere un piccolo margine di vantaggio e riuscire a riorganizzare più agevolmente cortili, orti o giardini per il pranzo degli ospiti, gestendo ovviamente in maniera adeguata affollamento, prenotazioni, tempi di permanenza e percorsi dei clienti.

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L'esperienza bucolica del pranzo all'aria aperta potrebbe dar vita a format originali che aiutano a diversificare l'offerta e mantenere alto il livello di piacevolezza.

Delivery - Creatività - Esperienza gastronomica

E per tutte le piccole attività nei centri storici, che non hanno terrazzi o dehors per poter uscire all'aperto?
Sarà necessaria una seria riflessione sugli spazi del locale per garantire il distanziamento e ottimizzare la disposizione dei coperti... e per ciascuno sarà diverso. 

Non si può generalizzare per questi tipi di interventi; bisogna valutare le esigenze specifiche e trovare le soluzioni più giuste per quella realtà presa in esame.

Il sistema più immediato è quello dei pannelli distanziatori ma permettetemi un appunto, non esiste solo il plexiglass e non esistono soluzioni univoche adattabili a tutte le tipologie di locali. Facciamo attenzione, ristoratori e progettisti: no all'uso indiscriminato del pannello di plaxiglass!
Dobbiamo pur sempre garantire l'esperienza di piacevolezza del cliente che non verrà nel locale solo per gustare del buon cibo ma anche per il servizio e l'atmosfera.

Se riteniamo che il miglior compromesso sia il pannello, quì sotto ho inserito qualche immagine di ispirazione; ricordiamoci sempre che questo deve diventare un elemento di arredo integrato e in linea con lo stile del locale. Potete vedere il resto della selezione, cliccando quì

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Perciò... non solo plexiglass (che tra l'altro non sarebbe neppure una scelta troppo intelligente, è pur sempre plastica! Ci battiamo tanto per eliminarla e poi erigiamo barriere dello stesso materiale..!) ma anche altri materiali come il vetro, che mantiene la caratteristica di trasparenza, oppure elementi rivestiti con carta da parati (...quelle resistenti agli ambienti umidi saranno le più indicate), pannelli artistici in resina colorata, separè che con il giusto accostamento di materiali permettono di avere zone trasparenti, semitrasparenti o coprenti... e poi non ci dimentichiamo il comparto dei tessuti tecnici, lavabili, sanificabili e ignifughi.

Gli elementi divisori, non dovranno snaturare l'immagine del locale per questo ho già accennato all'ipotesi di un piccolo restyling di alcune aree... creando per esempio zone d'interesse o agire sulla modifica di alcuni arredi come le sedute.
Tanto per visualizzare qualcosa date un'occhiata a queste immagini (il resto lo trovate quì): sedute con schienali alti e zone riservate che siano intime (per necessità e per scelta) e caratteristiche.

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https://www.pinterest.it/pin/486177722278747250/

Non mettiamo in scatola il cliente ma anzi amplifichiamo l'esperienza all'interno del locale con un servizio altamente esclusivo ed originale, in un luogo che mantiene caratteristiche di comfort e piacevolezza estetica.

Dopo tutto questo parlare e immaginare, però, ricordiamoci una cosa fondamentale: è necessario avere collaborazione e comprensione da parte di tutti. Accettare i cambiamenti in atto sarà difficile... ma questo è un lento ritorno alla vita. Ce la possiamo fare!
Io posso accompagnarti al cambiamento... dai un'occhiata quì


Torneremo ad abbracciarci, a brindare, a riempire i locali...
Anna

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