ECONOMIA CIRCOLARE & DESIGN

Amo i caldi pomeriggi d'estate! Trovo che nella penombra della casa e nel silenzio rotto dal frinire delle cicale, si nascondano le condizioni ideali per pensare, leggere, studiare, scrivere... 
Quando il lavoro me lo permette, in questo periodo, cerco di sbrigare progettazioni, incombenze e faccende varie durante la mattinata e di riservarmi il pomeriggio per questo impegno intellettuale che nutre la mia creatività. 
Oggi per esempio, sono rimasta a casa dopo il pranzo, ho cercato la stanza più fresca della casa che è una rarità ormai in questi mesi ma per fortuna il ventilatore mi aiuta a sopravvivere, ho aperto il pc e ho iniziato a scrivere... senza passare prima attraverso una bozza scritta su carta e penna, è vero, ma spesso subisco anche io il fascino della velocità della scrittura digitale e così scrivo di getto (ma giuro, riguardo sempre più e più volte quello che scrivo prima di pubblicarlo!) fermando su questo foglio virtuale le emozioni del momento. Oggi è una giornata in cui avrei proprio tante cose da scrivere e su cui riflettere... ne prenderò una delle tante, sulla scia del post scritto appena due giorni fa e sempre costantemente collegata al mio principale ambito d'azione che è quello del design ma che anche sta volta, ci riguarda tutti da vicino... come il design d'altronde!

Il principio delle 3 erre

Avete mai sentito parlare di ECONOMIA CIRCOLARE ?

Se cliccate sul link troverete un utile video in cui viene spiegato in maniera molto semplice ed efficace che cosa significa "economia circolare" e qual'è il concetto che sta alla base. Io non sono un'esperta in materia ma sentendo molto vicine le problematiche ambientali ed essendo una sostenitrice dell'eco-design, ho approfondito il tema ed ho preso coscienza di quanto i ruoli di design e progettista siano importanti per cercare di piegare la freccia e farla tornare, da lineare che è ora a circolare, come lo era in passato (una volta che avrete visto il video vi sarà tutto più chiaro!).
In sostanza c'è da capire che le risorse del nostro pianeta non sono infinite, pertanto, come ripetuto in più di una occasione, è nostro dovere preservarle; fonti energetiche e materie prime sono ricchezze che devono essere ben amministrate per il bene di tutti, uomini e ambiente! La visione tradizionale di ciclo produttivo è lineare: si prelevano le risorse, si trasformano e il rifiuto che si produce si porta in discarica. E' arrivato il momento di trasformare questa produttività da lineare a circolare, valorizzando quello che ora viene definito "rifiuto" e farlo diventare materia prima per altri cicli produttivi.
Elevare quindi a nuova vita il rifiuti, lo scarto di produzione... tutto ciò è possibile ed è compito del designer "vedere oltre"!

Avete mai pensato al grande impatto ambientale che ha un packaging sull'ecosistema, caratterizzato spesso da una vita utile lunga solo poche ore?

Avreste mai pensato (e qui mi rivolgo ai lettori più adulti...) che la PLASTICA, grande rivoluzione degli anni 60, potesse diventare un problema così grande da riempire gli oceani?

Il problema della plastica negli oceani è diventato emergenza ambientale; questa tipica immagine delle buste galleggianti in mare ha ispirato la brillante copertina del numero di giugno 2018 del National Geographic di cui si è parlato molto. 

Dobbiamo arginare questi problemi!
Esistono oggi delle realtà che stanno cercando il cambiamento, che tentano di piegare quella famosa freccia... anche in Umbria esistono esempi notevoli di aziende che seguono buone pratiche per limitare l'impatto sull'ambiente della propria produzione! 

Le bio-plastiche, prodotte anche in Umbria; il bio-polimero umbro è ricavato dalla lavorazione del mais.
Grandi aziende, come il colosso svedese dell'arredamento, mettono in commercio prodotti eco-sostenibili come questa bellissima sedia.

Non più tardi della settimana scorsa, a Spoleto, si è tenuta una interessantissima tavola rotonda promossa da Adi Umbria (Associazione per il Disegno Industriale) all'interno della splendida cornice della 61esima edizione del Festival dei Due Mondi a tema "Design Innovazione Circolarità" dibattendo proprio su questi temi e sottolineando come il ruolo del design sia di fondamentale importanza e  veicolo essenziale di innovazione e di cambio di rotta, anche culturale.

Incontro a Spoleto, Design Innovazione Circolarità, promosso da Adi Umbria

Le aziende si, ma anche i progettisti quindi...! Design del prodotto, interior design ed edilizia sono fortemente legati all'utilizzo di materiali e cicli produttivi; impiegando materiali naturali, eco-sostenibili, riciclati e riciclabili, applicando buone pratiche di progettazione e buon senso abbiamo il potere di contribuire alla "flessione della freccia" facendo qualcosa di buono per noi e per il pianeta.

Quando un progettista vi propone un materiale ecologico, non storcete subito il naso perché è più caro di un materiale tradizionale ma ascoltate le sue ragioni... magari vi farà ragionare su un aspetto che non conoscevate o non avevate mai preso in considerazione e vi troverete d'accordo con la sua scelta!

Un altro modo per salvaguardare l'ambiente! Non creare rifiuti ma riutilizzare e rinnovare! Operazioni di restyling come questa sono buone pratiche da promuovere. In foto, un mio vecchio progetto!

Questo è quello che penso io! Come sempre non do soluzioni o ricette infallibili che risolvono problemi... cerco solo umilmente di  suscitare delle riflessioni in voi che mi leggete, professionisti - designer - o solo curiosi, riflessioni che se vorrete condividere sarò qui pronta a leggere! 

Intanto, a proposito di riciclo, a casa mia tutto può avere una seconda vita... anche Sven è d'accordo al punto di utilizzare, come tana estiva, una piccola scatola che conteneva albicocche! 

Sven, gatto ecologista!


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